lunedì 10 marzo 2014

Un servizio sanitario universale

di Pietro Lunetto, socio Nuova Era a Viso Aperto - Onlus
    
     Uno dei problemi che mi sono trovato ad affrontare durante la mia emigrazione all’estero è stato quello della copertura sanitaria presente in giro per l’Europa, molto differente da quella italiana.

Pensate a cosa succederebbe se all’improvviso andando all’ospedale qualcuno vi chiedesse di pagare per intero la vostra prestazione. Non i ticket sanitari, anch’essi odiosi, ma una parcella piena. Un intervento semplice con qualche esame di controllo potrebbe costarvi dai 500 ai 1000 euro. E se non posso pagare? Beh se l’intevento non è salvavita, non verrete curati.

mercoledì 5 marzo 2014

Il pacemaker

di Renato Lo Mauro, Cardiologo, U.O. di Cardiologia Ospedale "V. Cervello" 

    Inventato dall'ingegnere e inventore statunitense Wilson Greatbatch nel 1960, il pacemaker ha oggi assunto un ruolo preminente nella terapia di molte malattie cardiache, sia per impedire aritmie indotte da una patologia cronica, sia per prevenire alterazioni del ritmo cardiaco ad insorgenza sporadica che possono avere prognosi infausta.

Il paziente con patologia cardiaca

di Renato Lo Mauro, Cardiologo, U.O. di Cardiologia Ospedale "V. Cervello"

     Il motivo per cui una persona si trova in Ospedale è spesso sintetizzato in formule ufficiali, trascritte e ripetute nelle intestazioni delle cartelle cliniche, nei fogli di dimissione e nelle schede amministrative. 

Una cosa che sfugge è, però, il significato personale di quella diagnosi o di quei sintomi, al di là dei termini tecnici. 

Il caffè: tra mito e realtà

di Valter Gregorio, biologo e nutrizionista
     La caffeina crea dipendenza? No. Il consumo abituale, se improvvisamente interrotto, può causare mal di testa, stanchezza o sonnolenza. Normalmente questi sintomi hanno una durata di uno o due giorni e possono essere evitati se l’assunzione di caffeina viene ridotta in modo graduale. 

La caffeina aumenta il rischio di malattie cardiache? Il consumo non aumenta né il rischio di malattie cardiovascolari, né i livelli di colesterolo nel sangue e non determina irregolarità del battito cardiaco. In soggetti sensibili alla caffeina, è stato osservato un lieve e temporaneo aumento della pressione sanguigna in seguito all’assunzione di questa sostanza. 

Acqua... elemento indispensabile!

di Valter Gregorio, biologo e nutrizionista

     Chi non desidera ogni tanto bere qualcosa per risanare le forze? L'equilibrio ottimale dei liquidi introdotti può essere determinante per il benessere e l’attività di una persona, poichè influisce sulle capacità fisiche e intellettuali tanto di un atleta che si cimenta a livello agonistico, quanto di una persona normale che studia o che lavora in ufficio. 

Il nostro corpo è costituito in gran parte da acqua: un uomo per il 60-70%, una donna per il 55-65% (c'è maggior contenuto di grasso) e un neonato per il 75%. Il livello delle prestazioni di una persona diminuisce se l’apporto di liquidi non è sufficiente: già un abbassamento del 2% del peso corporeo provoca difficoltà di concentrazione, disturbi dell’attenzione e minore capacità di memoria. 

La comunicazione in ambito sanitario

di Erika Maniscalco, dottore in Filosofia e counselor
      La comunicazione è lo strumento tramite cui creiamo, sviluppiamo, estendiamo le nostre relazioni: la capacità di comunicare con gli altri è alla base della capacità di relazionarci a loro. 

La relazione medico-paziente necessita di un approccio multifattoriale, al fine di considerare il paziente con una visione di tipo globale dell’essere umano, applicando un approccio bio-psico-sociale che rispetti la sua complessità. 

Anziani in forma!

di Giulia Noera, giornalista
     Uno degli elementi caratterizzanti l’evoluzione demografica del nostro Paese è costituito dal progressivo ed inarrestabile processo di invecchiamento della popolazione. Ma, per fortuna, accanto a tale processo si sta sviluppando un mutamento delle rappresentazioni sociali dell’anziano che porta a ridefinirne l’identità su nuovi paradigmi: il mantenimento di un ruolo attivo e non sussidiario, le esigenze di conoscenza, svago e divertimento, il raggiungimento del benessere fisico e psichico, le esigenze di motricità, legate allo svolgimento di attività ricreative e sportive.