mercoledì 5 marzo 2014

Acqua... elemento indispensabile!

di Valter Gregorio, biologo e nutrizionista

     Chi non desidera ogni tanto bere qualcosa per risanare le forze? L'equilibrio ottimale dei liquidi introdotti può essere determinante per il benessere e l’attività di una persona, poichè influisce sulle capacità fisiche e intellettuali tanto di un atleta che si cimenta a livello agonistico, quanto di una persona normale che studia o che lavora in ufficio. 

Il nostro corpo è costituito in gran parte da acqua: un uomo per il 60-70%, una donna per il 55-65% (c'è maggior contenuto di grasso) e un neonato per il 75%. Il livello delle prestazioni di una persona diminuisce se l’apporto di liquidi non è sufficiente: già un abbassamento del 2% del peso corporeo provoca difficoltà di concentrazione, disturbi dell’attenzione e minore capacità di memoria. 

Il fabbisogno minimo di acqua necessario per il nostro organismo è di due litri di liquidi al giorno, Noi perdiamo acqua continuamente, attraverso la pelle e il respiro: circa 700 ml al giorno. Perdiamo altri 100ml con le feci, circa 1,5 litri con l’urina e 200 ml nella normale traspirazione. Poiché l’acqua è il costituente corporeo più importante, l’organismo non può farne a meno per più di tre giorni. 

La quantità di fluidi nell’organismo è regolata dalla pelle e dai reni: la traspirazione mantiene la temperatura interna costante a 37 gradi centigradi, mentre i reni filtrano le sostanze tossiche e i prodotti di scarto del metabolismo, presenti nel sangue, eliminandoli attraverso le urine. 

La carenza d’acqua provoca effetti collaterali: il plasma sanguineo e il volume totale del sangue diminuiscono, provocando un minor afflusso di sangue al cuore e di conseguenza scarsa ossigenazione dell’organismo. Se privati di acqua, cervello, sangue, muscoli e altri organi non possono svolgere correttamente le loro funzioni. 

Gli effetti che si manifestano sono: affaticamento e nel lungo periodo costipazione e problemi circolatori. Un aspetto importante è quello di raggiungere un rapporto equilibrato tra assunzione di acqua e assunzione di sali, i cosiddetti elettroliti, tra i quali ad esempio il potassio. Di norma assumiamo dalla dieta sali minerali in quantità sufficiente, ma durante uno sforzo eccezionale, oppure quando si è esposti a temperature molto elevate, potrebbe essere necessario assumere integratori minerali, per reintegrare prevalentemente la perdita eccessiva di sodio. Sfortunatamente, non possiamo contare sul meccanismo della sete perché ci segnali quando è necessario bere. Quando la sensazione di sete viene registrata a livello cosciente, si è già leggermente disidratati. L’ideale è continuare a bere liquidi durante tutta la giornata. 

La disidratazione può causare cefalea, stanchezza e difficoltà di concentrazione. Questo è un problema particolarmente associato all’età, poiché gli anziani sono meno sensibili alla disidratazione lieve, tendono a bere di meno e hanno bisogno di più tempo per reidratarsi. Anche i giovani adulti lievemente disidratati possono andare incontro a un deterioramento delle facoltà mentali. I bambini perdono più acqua nelle traspirazione, cercando di mantenere la temperatura corporea, quindi è importante assicurarsi che bevano abbastanza quando il clima è caldo.

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